Si forma nell’ambiente artistico bresciano, iscritto dai primi anni Settanta alla Scuola di Pittura e d’Arti e Mestieri annessa alla pinacoteca Tosio. Nel 1875, grazie al sussidio del comune di Brescia, frequenta con successo i corsi dell’Accademia di Belle Arti di Brera ottenendo alcuni premi. Si dedica inizialmente a soggetti storici e ritratti, influenzato anche da tardi echi della pittura scapigliata riscontrabili nell’adozione di una stesura pittorica abbreviata. Dagli anni Ottanta la sua produzione si rivolge in modo preponderante al paesaggio, interpretato nei canoni del naturalismo lombardo. Stringe amicizia con Filippo Carcano e Eugenio Gignous, con il quale si reca a dipingere nel Gignese. Sviluppa un linguaggio artistico personale fatto di pennellate rapide e corsive mentre si assiste al progressivo schiarimento della sua tavolozza in direzione di una luminosità diffusa. Nella fase matura della sua attività, tra la fine degli anni Ottanta e il 1895, Chioggia e Venezia diventano i suoi soggetti preferiti all’interno di una ricco repertorio di marine.