Dal 1904 al 1905 frequenta l’Accademia di Brera di Milano. Nel 1906 si trasferisce a Parigi con Leonardo Dudreville: la sua pittura è simbolista e densa di suggestioni fauve. Esordisce al Salon des Art Décoratifs nel 1907 e, dal 1910, espone al Salon des Indépendants. Nel 1915 si arruola nel Battaglione Volontari Ciclisti; durante una licenza, tiene la prima personale alla Famiglia artistica di Milano (1915). Nel dopoguerra, aderisce al “ritorno all’ordine”. Nel 1920 partecipa, per la prima volta, alla XII Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia dove espone anche nel 1924 quando la Galleria d’arte Moderna della città acquista una sua opera. É tra i fondatori del gruppo dei Sette pittori del Novecento ed espone alla Prima Mostra nel 1926 ma non alla Seconda mostra. Negli anni Trenta, tra Milano e Parigi, le rigidezze neoclassiche si sciolgono a favore di una pittura più libera. Nel 1938 realizza l’affresco La civiltà italiana libera la schiaviù del Palazzo di Giustizia di Milano.